MOSTRA VIRTUALE ONU

L'Italia con l'ONU: 1945 - 2015

L'Italia e l'Onu nella realtà internazionale del dopo guerra fredda

Alle Nazioni Unite i rappresentanti italiani criticarono la strenua difesa del principio di "non interferenza", che favoriva la violazione dei diritti umani, stigmatizzarono l'intervento sovietico in Afghanistan, la crisi polacca, l'occupazione della Cambogia da parte del Vietnam, l'aggressione del Sud Africa all'Angola e l'occupazione della Namibia, e votarono a favore di una risoluzione di condanna dell'intervento militare degli Stati Uniti a Grenada nell'ottobre del 1983. L'Italia si impegnò anche attivamente per la soluzione di varie crisi internazionali, con l'Onu e senza, e nel paese si avviò un ampio dibattito fra i fautori e i critici degli interventi militari senza l'egida dell'Onu. Nel dicembre del 1979, Roma, durante la presidenza di turno della Cee, si adoperò per investire il Consiglio di Sicurezza della crisi afghana; analogamente, nel 1982, cercò di risolvere in seno all'Onu il conflitto fra Argentina e Gran Bretagna per le isole Falkland-Malvinas. Si sviluppò invece fuori dall'ambito societario l'azione italiana per favorire la soluzione dei conflitti in Medio Oriente, nel Mediterraneo e nel Golfo Persico.

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