LO SGUARDO ITALIANO SULLA CINA

Lo sguardo Italiano sulla Cina, le bacheche

Esplorazioni e viaggi

Le bacheche 4 e 5 sono dedicate ai nostri connazionali che tra il 1861 e la fine della seconda guerra mondiale entrarono in contatto diretto con la realtà cinese, realtà che in quei decenni conobbe difficili momenti di transizione, tra la fine del millenario impero, la guerra civile ed il conflitto con il vicino Giappone.La prima sezione (bacheca 4) si concentra sugli italiani che tra fine '800 ed inizio '900 intrapresero missioni commerciali private o su mandato governativo, ei viaggi di esplorazione o anche, semplicemente, avventurose escursioni. Di queste esperienze lasciarono relazioni e testimonianze scritte, alcune delle quali destinate a tradursi in volumi di descrizione paesaggistica, geografica o antropologica, con ricchi apparati iconografici.Giovanni Gaggino: commerciante di origini genovesi, insediatosi a Singapore nel 1876, nel 1879 intraprese un viaggio in Cina ed in Siberia.Luigi Barzini: giornalista del Corriere della Sera, a bordo dell'automobile "Itala", assieme al principe Scipione Borghese, partecipò alla competizione sportiva automobilistica nota come raid Pechino-Parigi promossa da un quotidiano francese "Le Matin" nel 1907. L'equipaggio italiano risultò vincitore su cinque partecipanti, essendo riuscito a percorrere i 16000 chilometri del percorso in soli due mesi (10 giugno - 10 agosto).Giuseppe De Luigi: redattore capo della rivista "L'Esplorazione commerciale"; guidò una missione commerciale italiana che visitò la Cina nel 1910.Eugenio Chiminelli tenente del genio navale, arrivato in Cina in occasione della rivolta dei Boxers (1901), approfittò della circostanza per effettuare viaggi avventurosi e perlustrazioni.

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