Divenuto evidente come si fosse ormai esaurita ogni concreta possibilità di azione diplomatica nel campo alleato, Sonnino aveva nel frattempo dato incarico di avviare trattative con le Potenze dell'Intesa. Entrare in guerra dalla parte dell'Intesa avrebbe significato non soltanto ottenere le terre irredente, ma anche perseguire fino in fondo un obiettivo di "sicurezza" per terra e per mare, con il raggiungimento di confini ''naturali'' , da un lato, e del "predominio sull'Adriatico" dall'altro. Il Patto di Londra fu siglato il 26 aprile del 1915. Concessi dal Parlamento i pieni poteri al Governo, il 24 maggio l'Italia entrò in guerra contro l'Austria-Ungheria.
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