L' ITALIA E LA DIPLOMAZIA DELLA GRANDE GUERRA

La diplomazia italiana tra principio di nazionalità e sicurezza territoriale

I negoziati con gli Imperi centrali

La linea impostata dal marchese di San Giuliano venne seguita dal suo successore alla Consulta Sidney Sonnino con scetticismo. Fu per questo motivo che nel dicembre del 1914 la Germania, convinta che l'Austria-Ungheria potesse cedere all'Italia almeno il Trentino, inviò a Roma l'ex Cancelliere von Bülow. Persistendo Vienna nell'atteggiamento negativo, a febbraio del 1915 Sonnino oppose un "veto formale ed assoluto" ad ogni nuovo movimento austriaco nei Balcani senza accordo sui compensi e non accettò alcuna discussione che non riguardasse "la cessione di territori già oggi posseduti dall'Austria-Ungheria". Il confronto tra Roma e Vienna si trascinò infruttuosamente fino agli inizi di aprile, inducendo l'Italia, il 4 maggio, a denunciare il trattato della Triplice.

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